ZAIRA PIAZZA

Zaira Piazza nasce a Napoli nel 1965, negli anni ’90 si trasferisce a Roma. Nel 2001 si diploma presso la Scuola di Arti Ornamentali S. Giacomo. La sua tecnica spazia dall’olio allo smalto, dal pennello alla spatola con forte predilezione per il materico. Il suo tratto distintivo è riscontrabile nell’istintivo e quasi passionale uso del colore. Dopo l’onirismo naturalistico delle prime tele, la sua pittura si realizza attraverso l’incontro con i più diversi supporti; è qui che la suggestiva inquietudine della pennellata, si attenua nel contatto con superfici in sé refrattarie, come sedie, poltrone, tavoli e lampade, viste simbolicamente come l’inizio di una sospesa e prolungata assenza di movimento. Ad emulazione dei maestri artigiani, che creano oggetti d’arte dalla materia inerte, l’artista aspira a realizzare nuovi soggetti, modificando quelli esistenti e trasfigurandone l’identità; in ciò ricorrendo, con predilezione, a modelli figurativi che rappresentano l’elemento igneo, liquido o gassoso. In tutte le sue opere si intuisce un elemento costante: la scelta per una creazione libera da ogni vincolo, in cui predomina la sensibilità estetica e dove il reale e il fantastico convivono in modo naturale. I soggetti ricorrenti “tradiscono” l’origine partenopea: il mare o un vulcano fumante non sembrano mai mancare nelle creazioni di chi come Zaira Piazza fin da bambina ha imparato ad amare e vivere a stretto contatto con le opere dei pittori della "Scuola di Posillipo" ed in particolare del suo fondatore l’olandese Antoon Sminck van Pitloo. Anche se, a questa fonte di ispirazione, si aggiunge la suggestione che deriva dai pittori fiamminghi e in particolare di Hieronymus Bosch, maestro nell’uso dell'immaginario fantastico e nella creazione di personaggi lontani da ogni schema che fluttuano liberi nelle creazioni.